Crema Lenitiva LOSA

La CREMA LENITIVA LOSA è ad oggi l’unico prodotto per uso topico che si prende cura del recupero dell’atleta interagendo in modo efficace in tutti gli aspetti coinvolti nella prestazione sportiva:

• Contenimento del dolore muscolare
• Smaltimento acido Lattico
• Recupero muscolare
• Contenimento della consunzione articolare
• Azione di riduzione della sintomatologia dolorifica legata alla stanchezza.

Il prodotto è sviluppato sotto forma di Crema-Gel; si tratta di una “Quick Breaking emulsion” poiché a contatto con la cute libera immediatamente i principi attivi, che vengono subito assorbiti per svolgere le loro funzioni benefiche.

I livelli di intervento della Crema Lenitiva Losa sono numerosi, agisce con molteplici principi attivi sui differenti livelli che interessano lo sforzo muscolare, la stanchezza, il recupero, l’infiammazione ed il dolore. Di seguito la lista e le caratteristiche dei principi attivi della Crema Lenitiva Losa che insieme agiscono per fornire il loro prezioso contributo.

Arnica Montana
E’ utilizzata per il trattamento di traumi distorsioni e contusioni, strappi, stiramenti ed ematomi.
Le proprietà antiinfiammatorie sono ascrivibili all’enalina contenuta.
L’enalina è un enzima che agisce come ACE inibitore. Agisce come vaso rilassante abbassando la pressione sanguigna migliorando l’ossigenazione dei tessuti.
In aggiunta a ciò l’enalina è in grado di inibire il rilascio del fattore di trascrizione NF-kB, uno dei principali fattori coinvolti nei meccanismi immunitari e nei processi infiammatori.

Etile Salicilato
Si trova naturalmente nel ribes, nell’uva, nel frutto della papaia, nelle noci di macadamia.
In vivo viene idrolizzato in acido salicilico e alcol etilico,  mentre il fratello più noto Metile Salicilato viene trasformato in alcol Metilico (ormai ritenuto tossico) ad acido salicilico.
Le proprietà antinfiammatorie dell’acido salicilico sono ben note a tutti, e da molti anni sul mercato esistono prodotti efficaci a base di acido salicilico e suoi esteri.
Negli anni passati il Metile Salicilato era principio attivo di elezione per i prodotti antidolorifici per uso topico.

Mentolo
Noto per le sue proprietà rinfrescanti il Mentolo possiede ad alti dosaggi una efficace attività anestetica, essendo attivo sui recettori GABA-A.

Metil Sulfonil Metano
L’MSM (metilsulfonilmetano) è un composto naturale a base di zolfo che da tempo non è più un mistero per gli esperti in medicina nutrizionale. Presente in piccole quantità anche negli alimenti, l’MSM è una fonte di zolfo per il corpo umano.
Lo zolfo è un minerale essenziale che costituisce circa lo 0,2% del nostro peso corporeo. Ma se a livello numerico appare piuttosto insignificante, dopo un’analisi più attenta ci si rende conto che non è così. La percentuale di zolfo nel corpo, infatti, è ad esempio cinque volte superiore a quella del magnesio e ben 40 volte superiore a quella del ferro. Ma se tutti sanno quanto siano importanti ferro e magnesio, per molti lo zolfo (e con esso l’MSM) resta una presenza misteriosa. Anche a livello scientifico è un composto che ha ancora bisogno di ricerche.
Lo zolfo agisce in molti meccanismi del nostro organismo. Ad esempio è il componente di innumerevoli sostanze endogene, tra cui enzimi, ormoni e alcuni amminoacidi. Uno dei rappresentanti più noti di questa categoria è il glutatione, un potente antiossidante dell’organismo che ha un ruolo centrale nella disintossicazione. Ma lo zolfo è presente anche nell’eparina, un anticoagulante, nell’insulina, responsabile della riduzione del glucosio nel sangue, e nel coenzima A, legato alla produzione di energia.
Tuttavia, lo zolfo non solo è coinvolto in numerosi processi metabolici, ma è anche fondamentale per la “costruzione” del nostro corpo. Gli aminoacidi con forti ponti disolfuro garantiscono la corretta disposizione spaziale delle proteine umane, e sono quindi fondamentali per la salute di vista, ossa, cartilagini e muscoli, ma anche capelli, unghie e tessuti hanno bisogno dei “ponti di zolfo”.
Lo zolfo è un componente centrale del liquido articolare e della cartilagine, due strutture soggette a costanti sforzi e che, quindi, devono costantemente rinnovarsi. Ma per il successo di questi processi di rigenerazione è necessario anche lo zolfo. La sua carenza può limitare i necessari interventi di riparazione e favorire la comparsa della dolorosa artrosi (ovvero il logorio articolare). Il fil rouge che lega la carenza di zolfo all’artrosi è confermato da studi condotti su cartilagini usurate che presentavano concentrazioni di zolfo pari solo a un terzo di quelle presenti in un tessuto cartilagineo sano.
Da tempo l’apporto mirato di MSM, il fornitore di zolfo per eccellenza, in caso di artrosi non è più un mistero per la medicina alternativa. Queste esperienze pratiche trovano sostegno in una serie di studi in vivo e sull'uomo. Nel 2006, ad esempio, uno studio clinico ha analizzato l’efficacia dell’MSM in caso di artrosi, somministrando a 50 donne e uomini che soffrivano di artrosi dolorosa al ginocchio 3 g di MSM o un placebo ogni giorno, due volte al giorno. (I soggetti non sapevano se avrebbero ricevuto l’MSM o il placebo). Dopo 12 settimane il gruppo che aveva ricevuto l’MSM riferiva un evidente riduzione del dolore e al contempo riguadagnava mobilità e una migliore qualità della vita.
Secondo altri studio, sembra che l’MSM protegga dall’artrosi non solo grazie alla sua funzione di sostanza di costruzione, ma in particolare anche grazie alla sua capacità di inibire i messaggeri che favoriscono le infiammazioni e gli enzimi che erodono la cartilagine.
Spesso anche gli sportivi soffrono di problemi articolari. Tuttavia, proprio per questa categoria di persone l’MSM ha pronto un’altra “chicca”: secondo i primi studi sull’uomo, l’assunzione mirata di integratori di zolfo contrasta anche i danni muscolari dovuti allo sport.
Questa conclusione è stata confermata anche da uno studio del 2016 condotto su uomini fisicamente attivi che hanno assunto per 28 giorni un placebo o MSM (3 g al giorno) prima di sottoporsi a un allenamento intenso. È stato osservato che l’MSM inibiva il rilascio di determinati messaggeri infiammatori. Si tratta di un fattore importante per tenere sotto controllo i danni muscolari dovuti allo sport.

Olio oliva ozonizzato
Nelle patologie a carico dell’apparato Muscolo-Scheletrico, caratterizzate da spiccata sintomatologia dolorosa, l’ozonoterapia viene utilizzata con ottimi risultati. Il suo impiego è efficace nelle affezioni infiammatorie acute e traumatiche caratterizzate da contratture, deficit funzionale e dolori muscolari.
L’utilizzo dell’ozonoterapia permette di spezzare il circolo perverso rappresentato da: alterazione morfologica, dolore, contrattura muscolare antalgica, rigidità articolare e deficit funzionale.
L’Ozono riduce la sintomatologia dolorosa, favorisce il rilassamento delle fasce muscolari coinvolte, con conseguente recupero nella flessibilità e funzionalità complessiva dei muscoli e delle articolazioni.
L’ossigeno ozonoterapia è moto praticata negli sportivi che hanno esigenze agonistiche, dove è necessario adottare metodiche terapeutiche che coniughino una veloce ripresa agonistica ad un basso e ben circoscritto uso di farmaci.
L’effetto immediato è di tipo antidolorifico, perché l’ossigeno riattiva la circolazione periferica ed ha una decisa azione antinfiammatoria.
Oltre ad essere una tecnica efficace, non ha effetti collaterali: infatti la miscela di ossigeno ed ozono non è tossica e non dà allergie.
Ha proprietà antibatteriche, antimicrobiche, antifungine, antivirali, immunologiche e antiossidanti, una lista molto lunga di “virtù” confermate dalla letteratura scientifica: sto parlando dell’olio ozonizzato, un prodotto medicale che deriva dal processo di ozonizzazione dell’olio extravergine di oliva.
In ambito sanitario è utilizzato per curare ferite di vari tipi: ferite post-chirurgiche, diabetiche, ulcerazioni, herpes o lesioni dovute alla psoriasi. L’olio ozonizzato è, infatti, oggi una terapia integrativa molto efficace nel trattamento di tutte le lesioni tissutali, sia acute che croniche, in quanto diminuisce il dolore e accelera il processo di guarigione.
L’ozono è riconosciuto come uno dei migliori battericidi, antivirali e antifungini esistenti in natura, ma è un gas tossico e non può assolutamente essere inalato ad alte concentrazioni. Legandolo a qualcosa di “non inalabile”, quindi unendolo ad acqua o a olio, si ottiene invece un prodotto sicuro ed efficace utilizzabile in ambito sanitario. Tramite il processo di ozonizzazione, l’olio extravergine mantiene inalterate le sue proprietà antiossidanti ed emollienti e assume, nello stesso tempo, le proprietà antibatteriche, antimicrobiche, antifungine, già dette dell’ozono. Usare quotidianamente olio ozonizzato sulle ferite, dati alla mano, ha dimostrato che accelera la riparazione dei tessuti e combatte l’infezione: un processo cruciale, generalmente lungo e complesso, soprattutto per alcune patologie come il diabete.
Tra i più recenti studi scientifici sull’uso dell’olio ozonizzato per curare ferite e piaghe vi è quello, tutto italiano, condotto dall’Università di Salento. La ricerca dimostra che gli ozonidi, grazie alle loro proprietà biologiche, stimolano le cellule cutanee e migliorano il tropismo della pelle, favorendo così la guarigione delle ferite e la riparazione di ulcere di vario genere. Mentre gli effetti benefici dell’ozono nel trattamento delle piaghe sono dovuti alla diminuzione dell’infezione batterica e all’aumento della concentrazione di ossigeno nella ferita.